Pinot Nero 2019

 16,90

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Scheda tecnica

Descrizione

Pinot Nero – Friuli DOC Isonzo: un vitigno a bacca nera diffuso in tutto il mondo. 

Considerato uno dei vitigni più difficili da allevare, ma che è in grado di donare dei vini dotati di strepitosa eleganza e ricchezza aromatica.

Vitigno che ci regala un ottimo vino fresco e speziato, di un rosso rubino intenso di media intensità.

Vitigno

Pinot Nero 100% – DOC Friuli Isonzo

Territorio

Pianura con terreni poco calcarei, ricchi di argille nobili amalgamate con ghiaie rosse.

Tipo di Vino

Rosso

Grado Alcolico

13,0% Vol.

Formato

0,75 L

Vinificazione

Macerazione prefermentativa a freddo del pigiato per circa tre giorni al termine della quale viene indotta la fermentazione alcolica con l’inoculo di lieviti selezionati.
Al completo svolgimento degli zuccheri, il vino viene svinato e fatto affinare in acciaio per il 70% e in tonneaux da 500 litri per il 30%.
Affina fino al mese di luglio quando viene imbottigliato e fatto riposare in bottiglia per altri 10 mesi.

Caratteristiche Organolettiche

Rosso rubino di media intensità.
Quadro olfattivo complesso ed elegante che va dalle spezie alla frutta rossa matura, con leggere note di fiori di campo.
Fresco, speziato, sapido, giustamente tannico, armonico ed invitante.

Abbinamenti

Bolliti misti, carni bianche da cortile, maiale al forno, formaggi di media stagionatura.
Temperatura di servizio 18 °C

Riconoscimenti

NONNA ALBERTINA

Dedicato a nonna Albertina: l’eleganza e la determinazione trasmesse a tutta la famiglia si ritrovano in questo Pinot Nero, storico vitigno da sempre coltivato ad Angoris.

Noi lo adoriamo con:
PETTO D’ANATRA LACCATO ALL’ARANCIA

Incidete i petti dalla parte della pelle praticando 3 tagli in diagonale e 4 trasversali per creare dei rombi. Poneteli dalla parte incisa in una padella antiaderente ben calda e lasciate cuocere 3 minuti in modo che si crei una crosticina dorata; poi girateli e lasciateli dorare anche sull’altro lato per altri 3 minuti: l’anatra si cuocerà con il suo stesso grasso rilasciato in cottura. Quando i petti saranno pronti, adagiateli con la pelle rivolta verso l’alto in una teglia, che potete foderare con carta da forno. Versate il liquido formatosi in cottura e regolate di sale.

Mettete la marmellata di arance in una ciotolina e poi spennellate la pelle dei petti, coprendoli in maniera uniforme. Con il dorso di un coltello schiacciate le bacche di ginepro, facendo pressione con le mani; condite i petti con le bacche, le foglioline di rosmarino, l’olio e infine versate l’acqua sul fondo della teglia. Coprite con un foglio di alluminio e cuocete in forno statico preriscaldato a 160° per 30-40 minuti (o a 130° per 20-30 minuti se in forno ventilato).

Nel frattempo preparate le patate: lavate le patate novelle sotto abbondante acqua fresca corrente. Con un coltello tagliatele a rondelle dello spesso di 2-3 mm senza togliere la buccia, ponendole man mano che le tagliate in un recipiente con dell’acqua per non farle annerire. Una volta terminato, fate rosolare uno spicchio d’aglio sbucciato con un filo di olio in una pentola antiaderente, quindi scolate le patate e asciugatele con un canovaccio pulito.

Quando l’aglio avrà preso colore, ponete le patate tagliate a rondelle sul fuoco e cuocete a fuoco medio per 15 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungete qualche fogliolina di rosmarino per insaporire e regolate di sale.

Una volta pronte, eliminate l’aglio con delle pinze da cucina. Dopo 30-35 minuti, controllate la cottura della carne, tagliando il cuore del petto con un coltello o verificando con una sonda: in questo caso, la temperatura dovrà essere di 71°; se dovesse risultare inferiore, lasciate l’anatra in forno e ricontrollate dopo 5-10 minuti. Una volta pronta, sfornate e impiattate: servite il vostro petto d’anatra laccato all’arancia, accompagnandolo con le patate novelle che avete preparato e qualche fettina o spicchio di arancia. Buon appetito!

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